Mobilitazione per le Tasse Universitarie. | | | |
giovedì 29 maggio 2008
mercoledì 28 maggio 2008
Accordo di programma fra Università e Comune di Calenzano
per la realizzazione della nuova sede del corso di laurea in Disegno industriale.
Siglato un accordo di programma fra Università di Firenze e Comune di Calenzano per la realizzazione della nuova sede per il corso di laurea in Disegno industriale. Lo hanno firmato oggi in ateneo il rettore Augusto Marinelli e il sindaco di Calenzano Giuseppe Carovani. E' la nuova tappa del percorso istituzionale che porterà alla costruzione della sede definitiva del corso, di circa 4.700 mq di superficie utile lorda, nell'ambito di un piano di recupero di un'area ex industriale (stabilimento Pasquali), già in fase di attuazione.
Il Comune di Calenzano si impegna a realizzare il progetto entro tre anni e a concedere il nuovo edificio all'Università in comodato d'uso a titolo gratuito per dieci anni rinnovabili, garantendone gli interventi di manutenzione straordinaria. L'Ateneo si impegna a stabilirvi la nuova sede del corso di laurea in Disegno Industriale ed eventuali altri percorsi didattici del settore. La firma di oggi fa seguito ad un accordo sottoscritto a fine aprile fra il Comune e la Provincia di Firenze che prevedeva, fra l'altro, da parte di quest'ultima, un finanziamento dell'opera di 2 milioni di euro nell'arco di tre anni.
"La scelta di collocare il corso di laurea in Design industriale a Calenzano - ha affermato il rettore Marinelli - è stata premiata dagli studenti, presso cui l'iniziativa ha riscosso grande successo (sono ormai 1.600 in tutto il percorso), ma risponde anche ad un preciso orientamento dell'ateneo fiorentino circa il decentramento delle attività didattiche, giudicato utile solo se operato come valorizzazione di vocazioni socio-economiche fortemente presenti sul territorio. La nascita, sempre a Calenzano - ha proseguito Marinelli - del Museo del Design e del Laboratorio per prototipi industriali, che sarà punto di riferimento per la ricerca universitaria nel campo del design e per le imprese del territorio, rafforza le ragioni della nostra presenza".
"Siamo soddisfatti per questo ulteriore passaggio - ha dichiarato il Sindaco di Calenzano Giuseppe Carovani - che perfeziona l'iter per la costruzione della nuova sede universitaria sul nostro territorio. L'accordo sottoscritto oggi consente di definire in maniera puntuale i rapporti tra l'Amministrazione comunale e l'Università, per realizzare la nuova struttura e dare quindi una risposta adeguata all'attività didattica del corso di laurea in Disegno Industriale".
lunedì 26 maggio 2008
Firenze non è l'unica col bilancio in rosso
Da Nord a Sud atenei italiani alle prese con la crisi dei bilanci
Una montagna talmente malata da fare tanta fatica nel partorire il proverbiale topolino. Questo è il sistema universitario italiano, che perde in credibilità, s’indebita e scompare dalle classifiche mondiali.
I bilanci in rosso sono un male cronico delle Università d’Italia. E ne abbiamo la lampante dimostrazione in casa: l’Università di Firenze nel dicembre 2007 ha approvato un bilancio 2008 in rosso di 27 milioni di euro. È vero: sono cinque in meno del bilancio 2007. Ma resta una voragine interminabile.
Ovviamente, non siamo gli unici. Andiamo in Liguria. L’Università degli Studi di Genova, tanto per fare un nome, ha un “buchetto” di 15 milioni di euro (numeri del 2006). E nel profondo nord? Eccoci a Trieste, dove l’ateneo a fine 2006 piangeva un bilancio in rosso di 3 milioni di euro contro i quasi 168 milioni di entrate (di cui, tanto per farsi un’idea, 107 spesi per il solo personale). Quindi: soldi non ce ne sono. Soluzione? La risposta sembra un coro: “Aumentiamo le tasse!”.
Anche qui, da Nord a Sud, senza discriminazione. Spesso, però, i rettori appongono la parola “riparametrizzazione” accanto alla mano che infilano nelle tasche dei loro studenti. È il caso, ad esempio, dell’Università di Pisa. Siamo nel 2006. E l’ateneo sceglie di passare dall’ICER (Indicatore della Condizione Economica Riparametrato) all’ISEE (Indicatore di Situazione Economica Equivalente), accompagnando la scelta con una garanzia: “Il gettito non aumenterà”. Infatti: + 2 milioni di euro nelle casse dell’Ateneo dalle tasche degli studenti. Che, tra l’altro, contengono sempre meno soldi. Congiuntura economica?
Borse paterne sempre più chiuse? Anche, ma non solo. Perché ci si mettono pure le ARDSU. Che da un lato (come successo a Roma Tre, a Cagliari e a Pavia, ad esempio) alzano il costo dei servizi (mense in primis). E dall’altro tagliano le borse di studio. Torniamo in casa nostra. Perché l’esempio è a portata di mano: l’ARDSU Firenze, infatti, ha concesso quest’anno la possibilità di far richiesta di prestito d’onore ai soli beneficiari dell’anno scorso.
Quindi, matricole a bocca asciutta.
Si può dire: “Paghiamo tanto, ma abbiamo un bel servizio”. Magari. È vero: le classifiche lasciano un po’ il tempo che trovano. Ma quando in tutte quelle che riesci a consultare in un pomeriggio passato in rete gli atenei italiani fanno sempre ridere, in effetti, un campanello d’allarme suona eccome.
Ad esempio: nella classifica stilata in base al numero di pubblicazioni conquistate sulle più importanti riviste a livello mondiale, “Nature” e “Science”, scopri che tutti gli atenei italiani hanno un coefficiente che oscilla da 0 a 3. Tanto per avere un’idea, Barkley e Oxford si muovono tra 60 e 90. Oppure: nella classifica dei 50 migliori atenei nel mondo redatta dal “Times” di Londra (novembre 2007), divisa per ambiti, gli unici due italiani presenti sono Roma – La Sapienza (40° nel campo delle Scienze Naturali) e Bologna (47° nelle umanistiche). E Firenze? Il nostro ateneo nella classifica redatta dall’ “Institute of Higher Education” nel 2004, è 280esimo (5° a livello nazionale). In quella già citata del Times è nel gruppone tra il 300esimo e il 400esimo posto.
Insomma: niente eccellenza. Nemmeno a cercarla un pomeriggio intero.
venerdì 23 maggio 2008
Nuovi alberi in viale Morgagni | |
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Viale Morgagni sarà rinnovato con circa 130 alberi salvando dall'abbattimento 14 piante di particolare pregio. Ma non solo: altri otto alberi (4 da una parte, 4 dall'altra) saranno reimpiantati grazie allo spostamento della fermata della tramvia dalla scuola Matteotti alla casa dello studente. E ancora: altre 15 piante verranno piantate nell'area davanti alla casa dello studente, appena dietro la fermata. Quest'ultima soluzione è stata resa possibile grazie ad un accordo con l'università di Firenze che ha accolto la proposta dell'arrivo di nuovi alberi. Le novità sono state spiegate dal vicesindaco Giuseppe Matulli e dall'assessore all'ambiente Claudio Del Lungo che, insieme, hanno presentato il piano di interventi sulle alberature del viale, in particolare il lato destro. I 14 alberi che l'amministrazione ha deciso di mantenere (tre cipressi, due lecci, 9 bagolari) sono piante ancora rigogliose, le uniche in pratica ancora abbastanza sane. Altri 3 lecci sempre in buone condizioni verranno trapiantati prima al vivaio comunale dove verranno tenuti sotto osservazione per poi essere destinati ad altri luoghi. "Questa decisione è stata presa - ha spiegato Del Lungo - dopo vari dati emersi sia dai sopralluoghi a vista fatta dai tecnici della direzione ambiente sia dalle schede sulla salute degli alberi compilate dalla Cooperativa Ciclat e la Cooperativa ambiente che albero per albero hanno stabilito il grado di salute in base alle ferite, le carie, la chioma diradata, l'inclinazione". Un'analisi approfondita che ha stabilito un cattivo stato di salute generale della maggioranza degli alberi del viale. "Se osserviamo il viale dall'alto - ha aggiunto l'assessore all'ambiente- non c'è un albero uguale all'altro, le chiome sono tutte irregolari. E' questo il tipo di viale che vogliamo offrire alla città? Il ringiovanimento delle alberature cittadine è un obiettivo di modernità da perseguire per avere piante più belle, forti e uniformi". L'assessore ha poi spiegato anche la situazione per quando riguarda i nidi degli uccelli. "I tecnici del nostro ufficio animali - ha specificato del Lungo - hanno fatto tutti sopralluoghi del caso che sempre vengono fatti prima di abbattere un albero riscontrando in tutto solo 3 nidi vuoti. Il che non è strano visto che un viale cittadino di questo genere e con rumore intorno non è certo il luogo migliore per nidificare. Mi chiedo quanto si intendano di uccelli e di piante le persone che si preoccupano così tanto dei nidi e dell'abbattimento di questi alberi così malandati". In base all'analisi gli alberi che verranno abbattuti sul lato destro (circa 33) presentano quasi tutti ferite profonde fatte dalle macchine e dai motorini che urtano i fusti e che poi nel tempo si allargano fino a diventare solchi profondi. Sempre in base a quanto riportato nelle schede molte piante presentano anche carie e carpofori, altri ancora hanno una chioma così diradata da far pensare che l'albero sia praticamente già secco. Tutti i nuovi alberi e quelli che verranno mantenuti saranno tutti protetti da cordoli hobag. |
giovedì 22 maggio 2008
"Studenti? Oggetti da sfruttare"
Giulia Atzori e Vittorio Frontini rappresentanti della lista Studenti di Sinistra, esprimono la loro opinione sulle problematiche vissute dai fuorisede. Ed in via di sviluppo il progetto che porterà alla costruzione di una Agenzia della Casa
I rappresentanti di Studenti di Sinistra non usano mezzi termini per descrivere ciò che potrebbe essere ormai definita emergenza fuorisede:
Giulia Atzori, consigliere degli studenti in seno al cda dell'ARDSU, e Vittorio Frontini, consigliere in seno al cda di Ateneo, esprimono quella che è la posizione della lista più votata alle precedenti elezioni studentesche, in un'analisi che addossa numerose responsabilità all'amministrazione comunale, incapace di ostacolare un aumento dei prezzi delle case che ha raggiunto livelli spaventosi.
"Lo studente è visto semplicemente come oggetto da sfruttare, in una città che tra le sue priorità non pone neanche i propri cittadini, ma soltanto i turisti"- aggiunge al riguardo Frontini - "Da un nostro studio è emerso che il costo medio di una casa a Firenze si aggira attorno ai 14 euro al mq, mentre per gli studenti la media è di 20 euro, senza tenere conto che il prezzo calmierato per la locazione di studenti stabilito nelle varie zone di Firenze è di 8 euro: un problema che non può essere relegato a problematica universitaria, ma bensì come problema di tutta la città".
L'invito che viene rivolto da più parti agli studenti è quello di denunciare: "Una cosa giustissima, ma bisogna poi anche fornire delle alternative a chi ha bisogno di un alloggio"- prosegue Frontini - "C'è da combattere non solo il mercato degli affitti in nero, ma anche quello cosiddetto legale, che è sballato: noi come Studenti di Sinistra stiamo lavorando da tempo ad un progetto che coinvolge Regione e Comune ed è teso a costruire una sorta di Agenzia della Casa pubblica che tolga gli studenti dal libero mercato degli affitti".
A Roma l'Agenzia della Casa è nata lo scorso giugno, a Firenze almeno c'è l'intenzione: "Un progetto che dovrebbe coinvolgere Regione e Comune e che si pone l'obiettivo di istituire un ente pubblico che si sostituisca alle agenzie immobiliari private al fine di fare anche da tramite tra i locatori privati e gli studenti, oltre che da calmiere" - spiega Frontini, che però aggiunge -" La Regione appare molto propensa, diversamente invece il Comune: noi stiamo lavorando anche alla proposta tecnica, ma la sensazione è che a Palazzo Vecchio manchi la volontà politica; è giunto il momento di non considerare più gli studenti come un'entrata economica, ma come una vera priorità".
Gli studenti non residenti in Toscana sono circa 13000, mentre i posti alloggio che l ' A R D S U dispone per i circa 2300 aventi diritto sono 1274 distribuiti in nove residenze: "L'Ardsu è orientata ad aumentare il numero degli alloggi ed infatti sono stati deliberati altri 3 investimenti per la costruzione di nuovi studentati" - commenta Giulia Atzori - "Si dimostra così una certa attenzione al problema, ma è chiaro che ciò non basta per esaudire tutte le richieste, mentre restano numerosi problemi (come la chiusura estiva e quella natalizia) oltre al fatto poi che ci si rifugia spesso in un concetto del diritto allo studio limitato e privato: bisogna cominciare a concepire un diritto allo studio che assicuri un alloggio anche a chi non rientra nei parametri della borsa di studio".
Su questo aspetto conclude Frontini: "C'è un'attenzione ad aumentare il numero degli alloggi, ma si punta anche a limitare tutto il resto, come aumento del costo della mensa, riduzione di biglietti per cinema e teatro ed altri servizi connessi al diritto allo studio: la nostra sensazione è che su questo punto di vista stiamo tornando indietro".
mercoledì 21 maggio 2008
Vogliono privarci delle piazze di Firenze,non si puo' sostare sui gradini,non si puo'suonare una chitarra,non si puo' andare col cane e neanche fare due lanci a freesbe o due passaggi col pallone perche' secondo l'amministrazione comunale si tratta di disturbo della quiete pubblica,ma le piazze una volta non erano luogo di aggregazione dei giovani e non,le piazze non sono forse l'unico luogo in centro a firenze dove si puo' incontrare un po' di gente senza per forza dover andare nei locali o nei cosidetti"spazi adibiti" e poi le piazze non sono l'unico spazio aperto in centro visto che non c'e' un parco dove far passeggiare il cane o tirare due calci al pallone?ma l'assessore alla sicurezza Cioni lo capisce questo?Forse lui preferisce che le piazze di Firenze che di giorno sono in ostaggio dei turisti di notte rimangano degli spazi deserti senza attivita' umane e sociali,senza vita in pratica,dove le persone possono passare ma non si possono fermare,infatti in queste sere ha mandato un bel po' di pattuglie a controllare che sia rispettato il suo "ordine pubblico",ma perche' non manda le forze dell'ordine a occuparsi di cose piu' importanti che fare i giri ogni 5 minuti per s.croce o s.spirito?Per noi studenti,per i giovani in generale,ma anche per tutti gli altri le piazze sono un luogo importante di incontro,Riprendiamocele!
martedì 20 maggio 2008
lunedì 19 maggio 2008
Firenze: l’ Ardsu unica non convince gli studenti
Gli studenti di sinistra, sull’ Ardsu unica approvata ieri, annunciano preoccupazione: “Ci auguriamo che, con quest'accorpamento, non si concretizzi il nostro timore più grande, ovvero il livellamento verso il basso dei servizi”.
A fare da spalla al nuovo ministro dell’Istruzione sarà l’onorevole Giuseppe Pizza. Il segretario della Democrazia Cristiana sarà infatti il Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica.
L’onorevole Pizza è nato a Sant’Eufemia d’Aspromonte il 21 dicembre 1947. È celibe e vive a Roma. Come si apprende dal sito del ministero, è consulente aziendale di una multinazionale nel settore della Comunicazione; ha iniziato, giovanissimo, l’attività politica nella Democrazia Cristiana sino a diventare, negli anni ‘70, leader storico del Movimento Giovanile; è membro del Consiglio Nazionale della Democrazia Cristiana e della Direzione Nazionale sotto la Segreteria dell’On.le Fanfani; è stato Delegato Nazionale del Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana; è stato collaboratore de “Il Popolo” e direttore politico del mensile “Italia Cronache” e del Trimestrale “Per l’Azione”; è stato fondatore e Presidente del CIGRI (Comitato Italiano Giovanile per le Relazioni Internazionali); è rappresentante dell’Italia al CENYC (Commitee of European National Youth Councils) presso il Consiglio di Europa a Strasburgo; è co-Presidente della Conferenza dei Giovani sulla Cooperazione e Sicurezza Europea ad Helsinki; ha guidato, con successo, la battaglia contro la decisione del sen. Martinazzoli di chiudere la Democrazia Cristiana e ne è diventato, all’unanimità, Segretario Politico nel XIX Congresso tenutosi a Roma il 7 – 8 dicembre 2003; è stato riconfermato, sempre all’unanimità, Segretario Politico nel XX Congresso tenutosi a Roma il 17 – 18 novembre 2006; è esperto di storia del medioevo e di pittura manierista e barocca nonché di bibliofilia.
Sul sito democraziacristiana.org si legge: “E’ un onore per me - ha dichiarato il Segretario della Democrazia Cristiana - servire il Paese ed il Partito con un incarico istituzionale così prestigioso. Al Presidente Silvio Berlusconi va il mio grazie più sentito per il riconoscimento che ha voluto esprimere, soprattutto, nei confronti della Democrazia Cristiana con il pieno accordo ed il sostegno anche da parte del Presidente della Camera, Gianfranco Fini”.