L'Ateneo restituirà le tasse in più La decisione sarà ufficializzata dopo il 30 maggio | |
I soldi in più ricevuti dalle tasse universitarie potrebbero essere restituiti agli studenti. Dopo i botta e risposta dei giorni scorsi tra il rettore Augusto Marinelli, gli studenti e alcuni professori, e dopo che alcuni universitari erano passati all'azione occupando alcune facoltà, anche il rettore sembra ora essersi convinto: nel caso in cui i soldi incassati dalle tasse universitarie superassero sensibilmente il limite consentito del 20% del fondo di finanziamento ordinario, la differenza potrebbe essere resa agli studenti. La decisione finale sarà presa solo dopo il 30 maggio (il termine prorogato per il pagamento della seconda rata delle tasse) quando l'ateneo fiorentino potrà finalmente fare i conti con i tanto invocati «dati certi».
MARINELLI. Ieri, durante la seduta del Senato accademico, Marinelli ha letto una lunga comunicazione in cui spiegava il suo punto di vista sull'intera vicenda. «Ad oggi i dati disponibili non sono significativi - recitava un passaggio della comunicazione - l'introito delle tasse versate nel 2008 risulta di circa 4 milioni di euro, su un totale 2007 di circa 53 milioni di euro. Se l'entità complessiva delle tasse studentesche non
rimarrà invariata decideremo le misure correttive». Una volta in possesso dei dati certi, l'Università considererà se e come rivedere la divisione in fasce per i pagamenti del prossimo anno, anche attraverso un tavolo tecnico cui parteciperanno gli studenti. Intanto, però, il colpo di scena, con quella che a molti è sembrata un'apertura del rettore sulla possibilità di rendere agli studenti i soldi incassati in più quest'anno. «Il sentore che abbiamo avuto è che Marinelli abbia l'intenzione di restituire questi soldi subito dopo la visione definitiva dei dati dei pagamenti - commenta Francesco Epifani, uno dei rappresentanti degli studenti in Senato accademico - e quindi spero già da giugno. Secondo un nostro calcolo, il limite del 20% sarà superato del 10-15%». Ma non sono solo gli studenti ad auspicare la restituzione dei soldi in più.
(Marinelli) |
MARCELLINI. «Penso che questo sia l'unico modo trasparente per affrontare l'argomento - afferma Paolo Marcellini, preside di Scienze matematiche, fisiche e naturali - e non c'è alcun dubbio che, nel caso in cui il 20% venisse superato sensibilmente, quei soldi debbano essere restituiti. Le leggi, infatti, non sono opzioni e vanno rispettate. Si tratta solo di capire se il 20% sarà superato di poco come l'anno scorso o se invece la differenza sarà sostanziale». Nel primo caso, infatti, i soldi potrebbero essere restituiti sotto forma di servizi, come annunciato in un primo momento, mentre nel secondo la restituzione potrebbe essere quella «diretta» auspicata dagli studenti. «I soldi in più potrebbero essere resi scalandoli dalla prima tassa del prossimo anno - conclude Marcellini - mentre a chi si laurea o a chi non si iscrive nuovamente potrebbero essere restituiti direttamente. In questo modo si risolverebbe, con trasparenza, la situazione anomala che si è venuta a creare».
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